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Continua l'attività del GASP

“Puliamo il buio” è l’azione promossa dall’associazione GASP (Gruppo Archeologico Speleologico Pugliese) del Club Alpino Italiano “Donato Boscia” di Gioia del Colle.

Il folto gruppo di speleologi, archeologi, geologi, speleo-sub e storici opera sul nostro territorio con l’intento di esplorare tutelare e anche bonificare le cavità carsiche censite nel catasto Grotte Regionale. Nella giornata di domenica 29 gennaio, la cavita dell’'Inghiottitoio del Mozzone in località Monte Carello, al confine tra Noci e Alberobello, è stata quasi interamente bonificata.

La cavità della Grotta, scoperta agli inizi del ‘900, era completamente ingombrata di rifiuti di ogni genere e in particolare ricambi di auto e di macchine agricole. Materiali contenenti sostanze inquinanti che con il tempo possono rendere la falda acquifera altamente contaminata. Un vero e proprio scempio al nostro patrimonio naturale a cui si è dato rimedio proprio grazie all’azione dei volontari che hanno sgombrato la cavità dai rifiuti, trovati anche a meno 25 metri di profondità.

"Non è facile per noi speleologi durante un esplorazione trovare carcasse di animali chiusi insacchi di plastica, confezioni di fitofarmaci, pezzi di auto e macchine agricole - racconta Orazio P. Sansonetti socio GASP ed unico nocese tra i presenti - A volte durante la fase di esplorazione dobbiamo fermarci e pulire l’area prima di procedere oltre. Dopo Pasqua saranno attivi dei corsi di formazione e introduzione alla speleologia, chiunque potrà aggregarsi e partecipate alle attività dall’associazione".

L’opera del GASP è pronta a proseguire su altri punti critici del territorio per portare a compimento quella che è una straordinaria impresa ambientale.

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